Malattie reumatiche

Artrosi

L’artrosi è una malattia delle articolazioni, cronica e degenerativa, che colpisce soprattutto la cartilagine articolare. Una cartilagine sana permette lo scorrimento reciproco delle superfici articolari e consente di ammortizzare il carico durante i movimenti. L’usura e la perdita della cartilagine caratteristiche della malattia portano invece a uno sfregamento delle estremità articolari, che provoca dolore e difficoltà nei movimenti.

L’artrosi è la più diffusa tra le malattie reumatiche e nel nostro Paese ne soffrono oltre 4 milioni di persone. Colpisce per lo più gli anziani, ma in certi casi non risparmia i giovani. Inoltre, interessa entrambi i sessi, anche se, al di sopra dei 45-50 anni, sono le donne ad esserne più colpite.
Le articolazioni maggiormente interessate dall’artrosi sono quelle di mani (rizartrosi), ginocchia (gonartrosi), anca (coxartrosi) e le articolazioni vertebrali (spondilartrosi).

Le cause precise della malattia sono ancora ignote, ma si sospetta sia dovuta a una combinazione di fattori, tra cui l’invecchiamento, il sovrappeso, i traumi legati a determinate attività professionali o sportive, squilibri ormonali.
In particolare il sovrappeso, specie quando sconfina nell’obesità, è uno dei fattori di rischio più importanti nell’artrosi, soprattutto in quella delle ginocchia, delle anche e della zona lombare della colonna vertebrale.

Anche alcune alterazioni ormonali favoriscono lo sviluppo dell’artrosi. E’ dimostrato, per esempio, che carenza di estrogeni può favorire la malattia, il che spiegherebbe come mai le donne dopo la menopausa ne sono più colpite rispetto agli uomini. Non è dimostrato, invece, che l’artrosi sia ereditaria, anche se è noto che esiste una predisposizione famigliare per la malattia.

I sintomi principali della malattia sono il dolore e la limitazione funzionale, cioè la difficoltà o impossibilità di compiere determinati movimenti.
Il dolore artrosico è solitamente acuto all’inizio del movimento (soprattutto la mattina) e si attenua con il movimento. Dopo una prolungata attività, per esempio la sera, il dolore si ripresenta, mentre è di solito assente a riposo. Invece, quando la malattia è molto avanzata, il dolore è spesso continuo. Infine, può accentuarsi durante i cambiamenti climatici, soprattutto con l’umidità, con il vento, oppure quando si passa da un ambiente caldo a uno freddo.

La limitazione funzionale è provocata, oltre che dal dolore, dall’ossificazione delle cartilagini e dalla diminuzione degli spazi e del liquido intrarticolare, nonché dalle contrazioni muscolari intorno all’articolazione, una reazione di difesa dell’organismo, che cerca di “tenere ferma” la parte sofferente per sfuggire al dolore.

Un approccio vincente contro la malattia comprende una combinazione di terapie, non necessariamente basate sui farmaci.

In generale, il trattamento dell’artrosi si pone quattro obiettivi fondamentali:

  1. cura della articolazioni attraverso il riposo e l’esercizio fisico;
  2. controllo del peso corporeo;
  3. controllo del dolore con farmaci e altri metodi;
  4. adozione di uno stile di vita salutare

I farmaci più comunemente usati per la cura dell’artrosi sono gli analgesici, i FANS e gli inibitori della COX-2; tali agenti non sono in grado di modificare il decorso della malattia né tanto meno di prevenirla, ma possono dare reali benefici sia nel controllo del dolore e dell’infiammazione, sia nel miglioramento della funzionalità articolare.

Nella strategia globale dell’artrosi trovano indicazione i condroprotettori che in più esperienze hanno dimostrato di rallentare il decorso della malattia.
In caso di insuccesso terapeutico farmacologico, sia sistemico che locale per via intrarticolare, deve essere considerata la soluzione chirurgica.